Oggi presentiamo il libro di Serena Gucci, “La fossa dei leoni”. Mistery. Finalista alla Prima Edizione del Premio “1 Romanzo x 1000” pubblicato dalla 0111 Edizioni il 30/04/2024.

Trama del libro: Si dice che le disgrazie non vengano mai da sole. Cassandra ne sa qualcosa. La sua vita viene sconvolta dalla morte del marito e, come se non bastasse, sulla montagna dove abita scopre delle creature sconosciute e pericolose che iniziano a tormentarla. Cosa sono? Mentre cerca di scoprirlo si troverà incriminata per un crimine mai commesso. Sostenuta dall’amico di sempre, Martino, vive così una realtà dalle due facce: da un lato la disperazione per una situazione difficile, tra indagini e le possessioni da parte delle creature che riescono a manipolarla, dall’altro il bisogno di una vita normale, col suo lavoro di traduttrice e la passione per gli scavi archeologici. Facendo appello alle sue sole forze dovrà trovare una via di uscita ai suoi problemi. Ma esiste una via d’uscita?

Allora Serena parliamo un po’ del tuo libro, La Fossa dei Leoni, spiegaci com’è nata l’idea per questa storia e svelaci alcune curiosità legate alla trama:

Due anni fa buttai giù una ventina di pagine per quella che doveva essere una storia di fantasmi, poi era rimasto tutto fermo per mancanza di idee. Una volta ripreso in mano il testo cambiai quasi tutto e misi esseri mostruosi al posto dei fantasmi. Poi mi affidai a un gioco che avevo imparato dai consigli di scrittura dello Zio (come chiamiamo noi fans Stephen King): Cosa succederebbe se… ? È stato così che mi sono venute molte idee di cui poi ho operato una scelta, anche il finale è nato sul momento, mentre scrivevo la conclusione romanzo. Di solito lavoro così: alcuni spunti di base e per il resto navigo a vista, romanzi e racconti nascono anche lì per lì. Per quello che riguarda i due gatti citati nel romanzo e nella dedica, Kirikù e Aida, sono stati i primi gatti che ho avuto (l’origine dei nomi è proprio quella descritta nella storia): il primo mi era legato come un figlio e mi ha consolato nei momenti peggiori. Con la seconda avevo un debito di gratitudine: una notte venne a svegliarmi miagolando impaurita. Mia figlia, all’epoca neonata, stava soffocando nel sonno e lei se ne era accorta.

Hai dovuto lavorare molto per scriverlo, fare ricerche o informarti per questioni più tecniche?

Sinceramente no, ho scritto il romanzo (la prima stesura era di oltre 200 pagine) in poco più di quattro mesi. Visto il tipo di storia mi sono dovuta documentare circa le indagini in caso di omicidio, ritrovamenti di cadaveri, interrogatori, ecc. Per quello che riguarda l’archeologia ho preso spunto da luoghi che conosco, è un argomento che mi è sempre piaciuto grazie ai miei genitori che fin da piccola mi portavano a visitare scavi e siti riguardanti soprattutto gli Etruschi.

L’idea del titolo com’è nata?

Da uno scambio di battute sui social a proposito di un noto torneo di scrittura a cui ho partecipato altre volte. Il titolo originale doveva essere Montagna Nera, luogo dove si svolge la vicenda. Scrissi scherzando: “Se riesco a finire questo romanzo per tempo, lo butto nella fossa dei leoni” riferendomi ai giudizi impietosi che si ricevono di solito in queste competizioni. E fossa dei leoni è rimasto, visto anche il significato che ben si lega alla storia.

Raccontaci in breve qualcosa di te, chi è Serena nel quotidiano?

Sono nata nel 1974 ma di anni me ne sento addosso la metà. Ho il diploma di grafico, nella vita faccio altro ma la passione per l’arte e la fotografia mi sono rimaste. Leggo di tutto da che ho memoria, passione comune nella mia famiglia dove libri, riviste e fumetti non sono mai mancati. Tutt’oggi leggo molto: libri e manga (da quando sono approdati in Italia a fine anni ’80). Ascolto anche musica di tutti i generi, metto le cuffie a volume alto e mi isolo dal resto del mondo per riuscire a concentrarmi nella scrittura. A quest’ultima mi dedico da quando ero adolescente, tempo permettendo, con poesie e racconti. Ai romanzi invece mi sono accostata durante il Lockdown: stufa di letture e televisione scrissi un racconto breve, poi uno lungo, poi un altro ancora che idea dopo idea si è trasformato nel mio primo romanzo di avventura. Da bambina sognavo un marito, una figlia, tanti animali e una casa piena di libri e colori e li ho avuti. Carattere? Vivo con la testa perennemente tra le nuvole e sono un tipo riservato, ma con chi conosco mi lascio andare. Non mi piace prendermi sul serio e ho imparato a vivere ignorando i giudizi altrui, come dimostrano i tatuaggi che mi sono fatta negli ultimi anni.

Di seguito indichiamo alcuni link d’acquisto utili per reperire il libro, sia in formato cartaceo che ebook.

Amazon

Feltrinelli

Ibs

Bene cara Serena vuoi segnalarci dei contatti social in cui i nostri lettori possono seguirti e contattarti?

Ho un profilo Facebook. Se chi leggerà il libro vorrà lasciare un commento o un giudizio (sincero) in proposito sulla mia pagina, mi farà solo piacere.

Ringraziamo Serena per essere stata con noi e averci presentato il suo libro La fossa dei leoni”.

Leggi il libro ascoltando questo brano

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