Oggi presentiamo il libro di Sandro ManoniAppena un’ombra al tramonto” Romance. Finalista alla Prima Edizione del Premio “1 Romanzo x 1000”, pubblicato dalla 0111 Edizioni il 27 settembre 2024.

Trama del libro: I sentimenti non hanno quasi mai riscontri razionali, non hanno confini certi nei quali trovare loro un senso, né si possono suscitare a piacimento. Come lucciole nei prati le sere estive, mostrano il loro volo mutevole che si intreccia con altri voli, piccoli lumi che si accostano e si allontanano per poi lentamente spegnersi nella notte. Così avviene nelle storie dei personaggi di “Appena un’ombra al tramonto”, osservati nel lento snodarsi delle loro esistenze, nell’incessante svolgersi delle loro condizioni umane. Come in una delle fiction di cui M. era famoso autore, il tempo assume un ruolo determinante nei rapporti tra i protagonisti, soprattutto all’approssimarsi del tramonto delle loro vite, quando i sentimenti sono nascosti da un’ombra che ne confonde i tratti e ne nasconde le illusioni.

Allora Sandro parliamo un po’ del tuo libro, spiegaci com’è nata l’idea per questa storia e svelaci alcune curiosità legate alla trama:

L’idea nasce dalla mia passione in generale per il cinema di Woody Allen, ma in particolare da un film specifico: Hanna e le sue sorelle. Sono stato attratto dalla vicenda dell’innamoramento di Helliot, marito attempato di Hanna, per una delle sue sorelle, la bella Lee. Ma anche dalla vita dei due genitori di Hanna, due vecchi attori ormai in pensione tormentati dai ricordi dei loro successi. Nel mio libro attingo al film soltanto nell’ultima parte, quando i protagonisti, cioè le sorelle Mamberti, M e i genitori sono ormai al tramonto  e le loro storie si consumano assumendo l’aspetto di sentimenti illusori. Ho chiamato M il protagonista maschile perché un nome di persona gli avrebbe dato un risalto che non gli appartiene. M nasce come il personaggio di Emilio in “Senilità” di Svevo, uomo incapace di gestire la sua vita interiore, che vive in uno stato di insicurezza, dubbio o di “vecchiaia” spirituale.

Hai dovuto lavorare molto per scriverlo, fare ricerche o informarti per questioni più tecniche?

Sinceramente ho dovuto un po’ lavorare soltanto per quanto riguarda le vite dei vecchi cantanti lirici genitori delle sorelle Mamberti. Però, essendo io un melomane, mi ha aiutato la mia annosa conoscenza del melodramma. Poiché il libro è ambientato a Venezia, la città in cui sono nato e ho passato gran parte della mia vita, non è stato difficile descrivere i luoghi dove si svolge la narrazione. Come sempre poi, nei miei libri, i personaggi e le vicende descritti nascono dal mio vissuto, dal ricordo di episodi e persone che mi hanno coinvolto, anche se indirettamente, anche se soltanto da osservatore. Comunque i personaggi risentono sempre di una mia visione del mondo, vengono costruiti con una loro identità fisica e psicologica che li distingue, i luoghi vengono descritti con un realismo che ne tratteggia la bellezza, perché stiamo parlando di Venezia.

L’idea del titolo com’è nata?

Ho cercato di riassumere in poche parole la vicenda con cui si conclude il romanzo. Di descrivere la psicologia di due persone già in là con gli anni, di fronte ad una illusione che li coinvolge, anche se in maniera diversa, nella sfera di sentimenti che sembravano scomparsi dal loro panorama affettivo. L’illusione di credere che il tempo si possa adattare alle loro esigenze, e non capire che il presente non ha più la consistenza e lo spessore per distinguerlo dal passato e dal futuro. La loro ingannevole relazione avrebbe dovuto fare i conti con tutte le implicazioni di una vita passata, le famiglie, gli amici, i luoghi, e proiettare un sogno in un futuro che sarebbe durato soltanto appena un’ombra al tramonto.

Raccontaci in breve qualcosa di te, chi è Sandro nel quotidiano?

Avrei risposto più facilmente alla domanda “chi ero”. Allora avrei raccontato di una vita ricca di emozioni e di esperienze, più fortunata che avversa, abbastanza appagata nel lavoro professionale di architetto prima e di scrittore poi. In buona sostanza la mia vita l’ho raccontata diffusamente nei miei scritti, si annida tra i personaggi e i luoghi dei miei romanzi, dove si possono cogliere le tracce della mia vita interiore, il giudizio morale delle mie mancanze, i rimorsi per gli errori commessi e i rimpianti per i traguardi non raggiunti. Ora, nel quotidiano, continuo a scrivere e a studiare, uniche occupazioni per dare un senso al tempo che fugge inesorabilmente.

Di seguito indichiamo alcuni link d’acquisto utili per reperire il libro, sia in formato cartaceo che ebook.

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Feltrinelli

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Ringraziamo Sandro per essere stato con noi e averci presentato il suo libro Appena un’ombra al tramonto”.

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