Oggi presentiamo il libro di Nicola Merola, “Dahlia”. Finalista alla Seconda Edizione del Premio “1 Romanzo x 500”, pubblicato dalla 0111 Edizioni il 28 ottobre 2022.
Trama del libro: Inghilterra, inizio Ottocento. Kenneth salva da una bufera di neve quella che lui crede essere una ladra e prostituita: Dahlia. Costretti a stare chiusi in casa, da soli, i due s’innamorano ma senza riuscire a confessarlo reciprocamente. Poi, quando Dahlia scopre che lui è un conte, vede crollare i propri sogni d’amore, sentendoli ora ridicoli e irrealizzabili. Disperata, decide di sparire all’improvviso, provocando in Kenneth una furia distruttiva e autodistruttiva. Dopo più di un mese si reincontrano e Dahlia accetta di tornare a casa con lui, rassegnata a vivere in una realtà sociale avvilente, cioè quella di un’amante più o meno clandestina, emarginata dalla società. Umiliata dai parenti di lui e non riuscendo più a scappare via, è combattuta fortemente fra la ragione, che le prospetta le amarezze a cui il loro rapporto li sottoporrà, e il cuore, che la implora di difendere quell’illogico e agrodolce sentimento chiamato “Amore”.
Allora, Nicola, parliamo un po’ del tuo libro, spiegaci com’è nata l’idea per questa storia e svelaci alcune curiosità legate alla trama:
L’idea è stata quella di lasciar evolvere la storia d’amore fra un uomo e una donna, tenendoli pressoché isolati dal resto del mondo, al fine di permettere alle loro nature più intime di manifestarsi. Per creare questa circostanza era essenziale che i due, inizialmente, non fossero affatto colpiti dal classico colpo di fulmine e che il loro sentimento fosse, piuttosto, il frutto di un’attrazione fisica perfezionata dalla medesima percezione dei valori etici. I due si lasceranno guidare da una forte passione che rimarrà latente fino a quando non esploderà improvvisa, dominando, da quel momento in poi, i loro cuori e le loro vite. Inoltre, bisognava che i due personaggi appartenessero a ceti in antitesi nella società del loro tempo, una società dalle regole fredde, intransigenti, e che alla fine irromperà nel loro idillio, mettendo a dura prova il loro amore, il quale, però, dovrà ancor più resistere alla lucida logica della ragione, nemica del cuore, che porrà i due amanti di fronte a una scelta drammatica, cioè quella di allontanarsi, rassegnandosi a una vita squallida e disillusa ma ben integrata nella società, oppure continuare uniti in una lotta disperata, per difendere i propri sentimenti e le proprie dignità.
Una curiosità che riguarda questa storia è che l’ho scritta quasi di getto, dopo anni di assoluta inattività, ma che è fluita in modo naturale dalla mia penna… pardon, volevo dire dalla mia tastiera, soprattutto perché il personaggio di Dahlia l’ho sempre sentito molto vivo e realistico.
La vicenda è ambientata in un contesto caratterizzato fortemente dalle differenze di classi sociali, fenomeno, per fortuna, risolto e superato dalla maggior parte delle civiltà di oggi. Non pensi che sia un argomento superato?
Per niente, se consideriamo le caste sociali una delle manifestazioni dei dettami della collettività sull’individuo, indifferente alle sue aspirazioni e ai suoi sogni. Queste norme, mai scritte ma da tutti riconosciute, hanno solo cambiato forma ma non essenza. Potremmo, ad esempio, limitarci a riflettere sulle scelte fatte da chi non esita a sacrificare i propri affetti, magari un amore, per interessi economici o professionali che gli permettano di rientrare in un cliché che altri hanno stabilito e che, ribellarsi a esso, significa venire emarginati dalla massa. In questa ottica “Dahlia” è più attuale che mai.
Hai dovuto lavorare molto per scriverlo, fare ricerche o informarti per questioni più tecniche?
Non molto, la storia scorreva spontanea e dolce, quasi naturale. Il periodo storico viene identificato solo in modo approssimativo, non c’era necessità di scendere nei particolari.
Il contesto sociale, invece, mi era abbastanza noto soprattutto per le mie letture di alcuni autori dell’epoca, primi fra tutti Charles Dickens e Jane Austen.
L’idea del titolo com’è nata?
Questo romanzo fa parte di una mia trilogia dedicata alla Donna, dove il titolo di ciascun libro è il nome della protagonista stessa. In questo caso ho voluto scegliere un nome dolce da pronunciare, quasi discreto, come il temperamento della protagonista.
Raccontaci in breve qualcosa di te, chi è Nicola Merola nel quotidiano?
È uno dei tanti che puoi incontrare per strada ma è anche uno che si tiene ben strette le proprie idee e che non esita a riversarle nelle proprie opere. A sette anni impara a leggere e scrivere, e a sette anni e un giorno inizia a raccontare avventure. Realistico, ancor prima di essere un sognatore, sceglie però di aprire una parentesi alle velleità di scrittore (sconosciuto) per dedicarsi a tempo pieno a ciò che gli sta veramente a cuore: la propria famiglia. Dopo 35 anni circa, chiude la parentesi e riprende a scrivere e, con suo grande stupore, anche a pubblicare.
Di seguito indichiamo alcuni link d’acquisto utili per reperire il libro, sia in formato cartaceo che ebook.
Bene caro Nicola vuoi segnalarci dei contatti social in cui i nostri lettori possono seguirti e contattarti?
Potranno farmi cosa gradita contattandomi sulla mia pagina Facebook
Ringraziamo Nicola per essere stato con noi e averci presentato il suo libro “Dahlia”.
Per leggere un’anteprima del libro “Dahlia”, clicca qui: