Oggi presentiamo il libro di Gianna Valente, “Fratellastri” Thriller. Finalista alla Prima Edizione del Premio “1 Romanzo x 1000”, pubblicato dalla 0111 Edizioni il 29 novembre 2024.
Trama del libro: Una giovane e bella ragazza del Sud cerca di riemergere da recenti e dolorose vicende personali, ma finisce preda di malfattori intenzionati a sfruttare la sua ingenuità e i suoi sensi di colpa. È ospite dalla sorella, preside di una scuola a Livorno, insieme alla quale vive situazioni di disagio sociale e culturale e situazioni di estrema miseria e ignoranza. Le vicissitudini romanzesche delle due sorelle e degli amici che condividono la loro storia, si intrecciano con episodi di cronaca vera che illuminano drammaticamente i contrasti e i conflitti della complessità sociale e finiscono per influenzare l’evoluzione o l’involuzione dei personaggi.
Allora, Gianna, che tipo di romanzo è?
È un racconto giallo, i personaggi principali sono due sorelle che si trovano implicate in una storia di omicidi, ricatti e di delinquenza. La più giovane, fragile e insicura, aspira a raggiungere la forza e l’equilibrio che ammira nella sorella più matura. La trama di fantasia è ambientata nel 2007, ma alcune narrazioni e soprattutto i fatti di cronaca citati sono reali, tratti dai giornali dell’epoca. Non è un romanzo autobiografico anche se, come direbbe Gadda “tratta di cose vissute, o quasi vissute”
Perché hai scritto questo libro?
La motivazione è molto comune: ho sempre avuto il desiderio di scrivere, sacrificato alle priorità deontologiche della famiglia e di una professione, quella del Preside, totalizzante. L’età mi permette ora di leggere e scrivere per diletto piuttosto che per dovere e posso dedicare un po’ del mio tempo a questo lavoro creativo, che è impegnativo, ma comporta esercizi e volteggi assai salutari per le celluline grige di una vecchia signora.
Mi sentivo di avere dentro un’esperienza che poteva essere interessante anche per altre persone, e il desiderio di una qualche restituzione della ricchezza di sentimenti e di umanità che ho avuto la fortuna di vivere.
Chi sono i Fratellastri?
Molti di noi, anche lontani dalle influenze cattoliche, coltivano l’illusione romantica, l’utopia, di una fratellanza fra tutti gli uomini, di una solidarietà universale all’interno del genere umano. In effetti la storia passata e presente ci mette di fronte a individui e a gruppi di persone, solitamente minoranze, emarginate, escluse da questo consorzio, considerate indegne dello stesso rispetto e stima degli altri uomini. Spesso, noi benpensanti, senza neanche accorgercene, ci sentiamo migliori, superiori a questi fratelli scomodi e imbarazzanti, quasi fossero fratellastri minori, difettosi o immeritevoli dei nostri stessi diritti. Nel romanzo i fratellastri sono gli zingari, alcuni bambini Rom che casualmente sui banchi di scuola intrecciano il loro percorso con quello delle protagoniste.
Ci sono altri temi nella tua storia?
Le vicende si svolgono in ambientazioni diverse e assumono i toni, i temi e le atmosfere dei contesti rappresentati, a volte contraddittori. Mi divertiva questo gioco di contrasti che sfumano uno nell’altro, fragilità e forza, sicurezze e precarietà, dolore e allegria e mi piaceva osservare l’intreccio di culture/mentalità diverse, la loro sovrapposizione, conciliazione o prevaricazione. Ovviamente emerge anche la mia lunga esperienza professionale: il punto di vista del dirigente scolastico.
Come definiresti il genere letterario
Non volendo annoiare nessuno, tanto meno me stessa, ho scelto il cocktail per me più divertente, 2 parti di suspence e di imprevisti; 1 parte di intrighi; 1 parte di pensiero.
Di seguito indichiamo alcuni link d’acquisto utili per reperire il libro, sia in formato cartaceo che ebook.
Ringraziamo Gianna per essere stata con noi e averci presentato il suo libro “Fratellastri”.