Oggi presentiamo il libro di Cristina Belluzzo, “Tra girasoli e papaveri” Romance. Finalista alla Prima Edizione del Premio “1 Romanzo x 1000” pubblicato dalla 0111 Edizioni il 28 giugno 2024.

Trama del libro: La storia di Olivia è incompleta. Trascorre parte della sua vita con la valigia in mano, sempre pronta all’avventura fuori casa, cosciente di spargere briciole di egoismo verso chi le vuole bene a causa di quei viaggi così leggeri e repentini da assomigliare a fughe non dichiarate. Perché Olivia è piena di domande e impaziente di ricevere risposte, ma non accetta l’idea di chiedere. E quando un giorno si ritrova distesa sul pavimento di una stanza d’ospedale, ignara di cosa le sia successo, né quanto tempo sia trascorso, il desiderio di poter essere ascoltata prende forma attraverso i ricordi d’infanzia. Questi ricordi sono l’unica cosa che le rimane durante la sua impasse, l’unica cosa che le fa compagnia oltre al girasole sul comodino accanto al suo corpo addormentato. La sua voce sarà abbastanza forte da scuotere e svegliare quella debole figura che continua a dormire lì accanto a lei o dovrà convivere con il bip del suo cuore segnato sullo schermo di un monitor?

Allora Cristina parliamo un po’ del tuo libro, spiegaci com’è nata l’idea per questa storia e svelaci alcune curiosità legate alla trama:

Ti direi che la trama di questo libro si sorregge sull’idea di come un’amicizia possa rimanere fedele durante il trascorrere del tempo, inciampando nelle controversie, ma riuscendo a rialzarsi contro le aspettative e i lunghi silenzi. Se ci pensi bene ogni parte di questa idea si rifà a esperienze di amicizia che tutti abbiamo provato in età giovanile, quando ancora le emozioni più viscerali non si attenuavano con la vita reale. La trama viene sviluppata libera da ogni schema prestabilito. Spesso mi piace descrivere situazioni che possano immergere il lettore in un’altra dimensione, proprio come quando Olivia si risveglia in una stanza d’ospedale sotto forma di spirito incapace di ricordare cosa le sia successo.

Un altro aneddoto riguarda la scelta della città in cui si svolge la storia, Soave. Avevo sentito parlare di questo borgo attraverso qualche trasmissione televisiva, poi un giorno, di ritorno dalle ferie, vidi il cartello e decisi di visitarla. Fu amore a prima vista.

Hai dovuto lavorare molto per scriverlo, fare ricerche o informarti per questioni più tecniche?

Il libro, come mi capita sempre, nasce dalla visione di una singola scena. Il suo proseguo invece deriva da un lavoro di profonda descrizione e ispirazione continua. Ciò che intendo dire è che non ho vincoli tecnici ma l’unica necessità è che il lettore ottenga un filo emozionale continuo che lo porti dalla prima all’ultima pagina. La parte problematica – ahimè – è la correzione della stesura. Ho sempre lo stesso problema! A un certo punto ho imparato il testo a memoria e non leggo più gli errori.

Dici, “come mi capita sempre”, cosa intendi dire?

Be’, semplicemente che non è la mia prima opera; ci sono altre due storie nel cassetto. La particolarità di questi libri sta nel fatto che nonostante siano tutte storie differenti ho creato un “ponte” fra loro, attraverso piccoli dettagli che solo un attento lettore può scovare! Forse un giorno arriverà anche il loro momento!

L’idea del titolo com’è nata?

La scelta del titolo è stata difficile, perché non volevo qualcosa che andasse subito a inquadrare i temi affrontati. Ho pensato a diverse ipotesi ma nessuna di esse suggeriva il messaggio voluto. Poi ho capito! L’immagine dei loro fiori preferiti avrebbe caratterizzato le protagoniste alla perfezione.

Raccontaci in breve qualcosa di te, chi è Cristina nel quotidiano?

Sono una ragazza qualunque, un po’ sognatrice un po’ drammatica. Lavoro in un supermercato, di conseguenza la mia sveglia suona abbastanza presto. Come la maggior parte degli scrittori amo leggere, tanto da considerare il libro come una sorta di film. Non comincio qualcosa se non so di poterlo finire per tempo. Ai libri bisogna prestare la giusta attenzione per poterli apprezzare. Con questa pubblicazione ho potuto davvero assaporare la bellezza di vedere realizzare un sogno. Rivedere una piccola Cristina, tutta concentrata davanti alla vecchia macchina da scrivere della madre, e dirle sottovoce “alla fine andrà bene.”

Di seguito indichiamo alcuni link d’acquisto utili per reperire il libro, sia in formato cartaceo che ebook.

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Ringraziamo Cristina per essere stata con noi e averci presentato il suo libro Tra girasoli e papaveri”.

Leggi il libro ascoltando questo brano

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