Oggi presentiamo il libro di Giuseppe Bearzi, “Il placido tacere del nulla”. Filosofico. Finalista alla Prima Edizione del Premio “1 Romanzo x 1000” pubblicato dalla 0111 Edizioni il 30/04/2024.
Trama del libro: La vicenda narrata in questo romanzo si snoda alla fine del secolo scorso tra Venezia e l’isola fronte mare del Lido in una fitta trama di dialoghi, ricordi, emozioni, circostanze e sentimenti, che s’intrecciano e sgrovigliano nell’ambito di un variegato confronto generazionale. È perciò percorsa da pensieri diversi – filosofia, politica, educazione, mitologia, storia, poesia – amori diversi – filiale, liberatorio, passionale, platonico – ed esperienze diverse, che offrono alla protagonista, una giovane e deliziosa creatura educata al passato, le basi su cui attuare, in luogo di una serena esistenza nella penombra di un pressoché nulla, la propria vita; e a suo padre, insegnante in pensione, il destro per esprimere le dolenze e i rimpianti di un tempo smarrito. Le cicatrici, i ricordi, le note ineludibili del passato alimentano quel processo evolutivo e lo accompagnano fino all’epilogo, che è espressione di almeno due fenomeni del nostro presente: la resurrezione della donna e il tramonto della democrazia.
Allora Giuseppe, parliamo un po’ del tuo libro, spiegaci com’è nata l’idea per questa storia e svelaci alcune curiosità legate alla trama:
In un radioso maggio degli anni ’80, poco prima del tocco, passavo per calle del Scaleter nel sestiere di San Polo, diretto a casa. Appena superato il ponte Bernardo, vidi attraverso la “finestra” più che la vetrina di un ristorante, un cameriere che stava travasando con pacata delicatezza del prosecco da una bottiglia a una caraffa. Mi fermai ammirato e, quando terminò l’operazione, entrai.
«Buongiorno – gli dissi: – ho potuto ammirarla mentre travasava quel bianco. Ho pensato che se qui, al ristorante da Fiore, avete nel preparare i cibi la stessa cura che ponete nel travasare i vini, si deve mangiare e bere da papi. Mi dà, per cortesia, un biglietto del locale: oggi devo rientrare a Padova, però vorrei prenotare per tornare al più presto».
«Eccole il biglietto, sior – mi rispose, – ma assaggi almeno un goccio di questo bianco, metodo charmat, di Bottega. Scusi se la lascio, ma devo servire una coppia di clienti severissimi». Lasciò il biglietto vicino al bicchiere con due dita di prosecco e scomparve oltre la porta vetrata a ventola con la caraffa, attento a non agitarla.
Tornai con Gigliola la sera dopo e fu una sogno da notte di primavera; poi con Giovanni e Maddalena, i nostri figli, un’altra volta con un amico e poi con dei potenziali clienti. Tutte le volte, na maravegia.
Hai dovuto lavorare molto per scriverlo, fare ricerche o informarti per questioni più tecniche?
Be‘, per trasformare un pranzo delizioso in un libro squisitamente veneziano, dove sembra non accada nulla e invece succede perfino l’improbabile, un po’ ci vuole. Farlo poi nel rispetto dell’aura lagunare, nello svolgersi delle maree e dei giorni, delle esistenze e dei pensieri, quel po’ richiede tempo e memoria.
L’idea del titolo com’è nata?
È nata dalla scaturigine attenta del silenzio, capace di essere tante cose, tra le quali vedere altri orizzonti e svelare realtà inaspettate.
Raccontaci in breve qualcosa di te, chi è Giuseppe nel quotidiano?
Uno che da sempre vaga, un po’ ovunque cerca e ogni tanto scrive.
Di seguito indichiamo alcuni link d’acquisto utili per reperire il libro, sia in formato cartaceo che ebook.
Bene caro, Giuseppe, vuoi segnalarci dei contatti social in cui i nostri lettori possono seguirti e contattarti?
Ho un account Facebook, che però non curo molto. I lettori possono comunque contattarmi al mio indirizzo di posta: giuseppebearzi37@gmail.com
Ringraziamo Giuseppe per essere stato con noi e averci presentato il suo libro “Il placido tacere del nulla”.
Leggi il libro ascoltando questi brani