Oggi presentiamo il libro di Eugenio Zini “Quando si andava in Topolino” Mainstream. Finalista alla Prima Edizione del Premio “1 Romanzo x 1000” pubblicato dalla 0111 Edizioni 28 luglio 2023.
Trama del libro: L’infanzia di Eugenio non fu molto diversa da quella dei suoi coetanei cresciuti in ristrettezze a Santa Viola, un quartiere popolare della periferia di Bologna. Il cortile in cui giocava era una porzione importante del suo mondo dove la fantasia, l’ingenua furbizia, l’allegria e la complicità si fondevano necessariamente per portare a termine delle simpatiche monellerie. Negli anni ’50, quando l’auto non fu appannaggio solo dei più abbienti, iniziò a circolare con maggior numero di esemplari la mitica Topolino della Fiat: è ad essa che sono legati i ricordi più significativi. Questo romanzo non vuol essere il diario di una vita, ma un graffiante affresco della società di quegli anni, fatto di episodi a volte comici e a volte irriverenti, che hanno accompagnato i primi dieci anni dell’autore, narrati secondo il pensiero e le parole di un bambino.
Allora Eugenio parliamo un po’ del tuo libro, spiegaci com’è nata l’idea per questa storia e svelaci alcune curiosità legate alla trama:
Nel passato ho scritto diversi romanzi ma nulla di autobiografico. Ho avvertito l’esigenza, solo in età adulta, di far conoscere al lettore una piccola parte della mia vita, iniziando dall’infanzia, rivelando avvenimenti che mi hanno visto protagonista, assieme al branco dei miei amici di cortile. Ho voluto anche liberarmi da un pesante “cliché” e gettare la maschera del “bravo e studioso bambino” com’ero ritenuto dagli adulti, svelando i miei pensieri più intimi e le “monellerie” cui avevo partecipato attivamente, spesso come mente e ispiratore del gruppo. Nel romanzo si coglie spesso la mia insofferenza nei confronti degli anziani, e pur essendo anziano io stesso, questa nel tempo è divenuta atavica; essendo nato in una famiglia di anziani e avendo vissuto contornato da vecchi del palazzo. Ho ritenuto riproporre questi personaggi reali, facendo loro la caricatura.
Hai dovuto lavorare molto per scriverlo, fare ricerche o informarti per questioni più tecniche?
Il materiale è quasi interamente autobiografico, perché il protagonista della storia sono io bambino. L’idea è nata dai tanti ricordi accumulati della mia infanzia, che sono ancora ben nitidi nella mia mente. Desideravo dar nuova vita ai personaggi che hanno accompagnato i miei primi dieci anni di vita, e sono tutti tratti dalla realtà. Ho dovuto studiare la scrittura corretta, non semplice, del dialetto bolognese. Si é reso necessario ampliare le mie conoscenze, con ricerche su avvenimenti accaduti negli anni in cui si svolge il sunto narrativo.
L’idea del titolo com’è nata?
L’idea è balenata come un lampo; poiché i miei ricordi più belli sono legati alla prima auto in cui sono salito, quella degli zii: una FIAT TOPOLINO, che mi ha accompagnato a zonzo per la campagna durante i miei soggiorni estivi al castello della tenuta “il Conte”.
Raccontaci in breve qualcosa di te, chi è Eugenio nel quotidiano?
Sono un professore di lingue in pensione, e dedico il mio tempo libero in ugual modo alle mie tre grandi passioni: la scrittura, la lettura, e la coltivazione di piante tropicali (orchidee e altre).
Di seguito indichiamo alcuni link d’acquisto utili per reperire il libro, sia in formato cartaceo che ebook.
Bene caro Eugenio vuoi segnalarci dei contatti social in cui i nostri lettori possono seguirti e contattarti?
Ho un sito, e sono presente su Facebook, Instagram, Twitter e ho anche un canale YouTube.
Ringraziamo Eugenio per essere stato con noi e averci presentato il suo libro “Quando si andava in Topolino”.
Leggi il libro ascoltando questo brano