Oggi presentiamo il libro di Imma Di Nardo “Mater”. Finalista alla Seconda Edizione del Premio “1 Romanzo x 500” pubblicato dalla 0111 Edizioni il 30 settembre 2022.
Trama del libro: È l’alba e due adolescenti, Mirko e Andrea, ebbri di solitudine e furore, sono impegnati in una forsennata distruzione in una villa nell’hinterland milanese. In disparte li osserva Alessia, la figlia dei proprietari. Dalla spedizione, nata per punire e insieme reclamare l’attenzione di genitori gelidi e distanti, tutti usciranno cambiati. Andrea, il più in ombra, ne verrà fuori radicalmente trasformato, con una missione: distruggere l’odiata Mater, Matilde. Nel suo piano farà entrare i due riottosi compagni della spedizione punitiva: Mirko e Alessia, che in quella notte di esaltazione e tenebra hanno scoperto di amarsi. Lungo il cammino, Andrea incontrerà, e deciderà di includere nelle sue vendette, altre figure. È una corsa a perdifiato verso la perdizione, ma “c’è una crepa in ogni cosa, è così che entra la luce”. Sarà in grado Andrea di comprenderlo prima di sprofondare nella vertigine del vuoto?
Allora, Imma, parliamo un po’ del tuo libro, spiegaci com’è nata l’idea per questa storia e svelaci alcune curiosità legate alla trama:
Questa è una storia che mi portavo dentro da parecchio, almeno una dozzina di anni: come spesso accade, il primo nucleo proviene da un racconto di poche pagine, quello relativo alla devastazione in casa di Alessia e che vedeva lei protagonista. Poi, sulla base di un interesse legato ai miei studi sociologici e all’attività professionale di formatrice, ho spostato il focus sul disagio giovanile dei “privilegiati”, per condizione economica, ma affettivamente deprivati figli dell’alta borghesia lombarda. La cronaca offre continui spunti. A quel punto si è imposto il più in ombra dei tre ragazzi, Andrea, un metro e ottantacinque di frustrazione e rabbia che partivano da un punto lontano: l’incomprensibile atteggiamento di rifiuto e distanza che sua madre ha sempre tenuto con lui.
Hai dovuto lavorare molto per scriverlo, fare ricerche o informarti per questioni più tecniche?
Sì, non è stato un lavoro di getto ma ha previsto diverse riscritture e numerosi cambiamenti di rotta in itinere. Considerato l’argomento, ho fatto continuo ricorso alla cronaca – Andrea impone spesso a sua madre la lettura di efferati omicidi in famiglia compiuti da adolescenti- e la saggistica sul disagio giovanile. Ho effettuato diverse rielaborazioni dei punti di vista e scelto infine la narrazione con punti di vista alternati ma con focus sul protagonista. Ho poi scelto di narrare la storia come una sorta di script di sceneggiatura, provando a dare un taglio molto cinematografico, ogni capitolo si apre con un cambio di scena, e spesso di punti di vista, che fa avanzare la storia e ci si augura tiene desta l’attenzione del lettore.
L’idea del titolo com’è nata?
È chiaramente il rapporto del protagonista, il sedicenne Andrea, con sua madre il fulcro della vicenda, meglio sarebbe dire il detonatore. L’irrisolto grumo di malessere, rancore e forsennato desiderio di vendetta possono essere letti in una chiave atemporale e insieme rimandano a una struttura noir condizionata dal linguaggio forbito e ricercato del ragazzo, da cui il suo riferirsi irridente a sua madre come Mater.
Cosa ti piacerebbe che i lettori cogliessero, in particolare, del tuo romanzo?
Che l’adolescenza è un periodo critico nello sviluppo evolutivo dell’uomo e che non è detto che i possessori di grandi patrimoni possano superarla indenni. Che le ferite dei non amati possono anche essere insanabili e diventare eterne. Mi piacerebbe che cogliessero il tema, certo antico ma non per questo meno attuale, del bivio, la scelta tra oscurità e luce. E della relativa possibilità di effettuare una scelta.
Raccontaci in breve qualcosa di te, chi è Imma nel quotidiano?
È, innanzitutto, una persona che non crede all’anagrafe ufficiale ma a quella interna e che ha quindi deciso di provare ad affrontare la vita cercando di preservare uno spirito da adolescente, non a caso spesso sono le loro storie quelle che mi si impongono costringendomi a cercare di renderle vive. Sono laureata in Sociologia e mi occupo prevalentemente di quelle che vengono definite Politiche Attive del lavoro, orientamento e formazione. Ho pubblicato due manuali sull’argomento e articoli per la carta stampata e il web. Come orientatrice ho collaborato per diversi anni con un centro antiviolenza di Milano, supportando le donne coinvolte nella ricerca di un lavoro e della conseguente autonomia. Da circa quindici anni mi sono imposto di ritagliarmi del tempo per la scrittura e il partecipare a premi letterari è un modo per stimolarmi a proseguire. Accanto all’emozione per essere arrivata in finale nella vostra competizione, ricordo con la stessa gioia la vittoria al Premio La Quara nel 2016. “Mater” è il mio terzo romanzo edito.
Di seguito indichiamo alcuni link d’acquisto utili per reperire il libro, sia in formato cartaceo che ebook.
Possono contattarmi tramite due pagine Facebook: L’iride di PAN, e I menestrelli del Tram.
Ringraziamo Imma per essere stata con noi e averci presentato il suo libro “Mater”.
Per leggere un’anteprima del libro “Mater”, clicca qui:
Leggi il libro ascoltando questa canzone