Oggi presentiamo il romanzo di Luisa Rossi, “Il respiro del diavolo”, Finalista alla Quarta Edizione del Premio “1 Giallo x 1000”, pubblicato da 0111 edizioni il 29 Ottobre 2021.

Trama del libro: Imma Spanò è una giovane professoressa calabrese a Milano per lavoro. Allegra e ottimista, ama le immersioni subacquee nel mare di Calabria e si tiene in forma correndo lungo le sponde del Naviglio Martesana, vicino al monolocale dove abita in affitto, in un vecchio stabile di inizio Novecento. Lì, la notte dell’8 giugno 2018, viene rinvenuto il suo cadavere semicarbonizzato da un incendio causato da quello che ha tutto l’aspetto di un incidente domestico. Incaricato dell’indagine è il Maresciallo Angelo Canale, un giovane di origini liguri che abita e lavora a Milano, sua città di adozione. Egli scoprirà che la Spanò è stata in realtà assassinata. La sua indagine si svolge fra bruschi arresti, progressi e colpi di scena fino alla soluzione del caso ,scoperchiando un mondo oscuro e sotterraneo in cui si aggira il killer, “la bestia”. Il metodo investigativo è rigoroso, basato sulla deduzione logica che esclude solo l’impossibile.

Allora Luisa parliamo un po’ del tuo libro, spiegaci com’è nata l’idea per questa storia e svelaci alcune curiosità legate alla trama.

I protagonisti del mio thriller sono due, anzi, tre: Imma Spanò, la vittima, il maresciallo Angelo Canale incaricato delle indagini e “la bestia”. Imma è una ragazza come tante: aperta, allegra, di belle speranze ,entusiasta del suo incarico di docente in una scuola milanese. Il suo cadavere carbonizzato viene ritrovato in casa dopo un incendio pare causato da un incidente domestico. Ma qualcosa non convince il maresciallo Canale, un uomo tutto di un pezzo, sorretto dalla fiducia incrollabile nell’investigazione basata sulla deduzione logica, che si scontra con un mistero: quello di un omicidio avvenuto in una stanza chiusa dall’interno. E poi c’è la “la bestia“, il killer di cui seguiamo le mosse nelle pagine in cui noi assistiamo alla sua deriva criminale.

Hai dovuto lavorare molto per scriverlo, fare ricerche o informarti per questioni più tecniche?

Dall’idea alla stesura definitiva del romanzo sono passati più di tre anni perché il genere del giallo non ammette contraddizioni o fatti buttati lì senza una spiegazione logica. Ho intervistato il caposquadra dei vigili del fuoco che mi ha spiegato le dinamiche di un incendio in un luogo chiuso.

L’idea del titolo com’è nata?

L’idea del titolo è venuta da sé, quando scoperto che questo è il nome di un particolare tipo di droga.

Raccontaci in breve qualcosa di te, chi è Luisa nel quotidiano?

Che dire di me: sono una docente in pensione vivo in una famiglia al femminile, il che forse spiega perché le protagoniste dei miei romanzi editi da 0111 sono donne come Virginia in “Virginia può parlare” del 2018, Elena in “Stelina“ del 2019 infine Imma. Amo i romanzi gialli che getto dalla finestra se il racconto si disperde in mille rivoli inconcludenti o se il colpevole balza fuori all’improvviso nelle ultime pagine come un coniglio dal cilindro del prestigiatore o si scopre subito l’assassino.

Ricordiamo ai nostri lettori che Luisa ha pubblicato altri romanzi con noi, di seguito elenchiamo i titoli, così che possiate trovarli facilmente:

Virginia può parlare

Stelina

Di seguito indichiamo alcuni link d’acquisto utili per reperire il libro, sia in formato cartaceo che ebook, segnalando come sempre il nostro store online La banda del book che offre uno sconto sulla versione cartacea.

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Bene cara Luisa vuoi segnalarci dei contatti social in cui i nostri lettori possono seguirti e contattarti?

Sono su Facebook col mio vero nome lì mi trovate e sarò felice di rispondere alle vostre domande.

Ringraziamo Luisa per essere stato con noi e averci presentato il suo libro “Il respiro del Diavolo”.

Per leggere un’anteprima di “Il respiro del Diavolo”, clicca qui sotto.

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